Una semplice piscina che si trasforma in oceano del Nulla.
Dal romanzo di Bill Broady La nuotatrice nasce uno spettacolo teatrale ambientato nel set della monumentale piscina Cozzi di Milano: il racconto della discesa all’inferno di una giovane campionessa di nuoto, bruciata dal successo e ferita da un mondo alla deriva.

Un avvio violento: una bambina in abiti da festa si lascia cadere dal trampolino superiore, con un volo di dieci metri e il tonfo nell’acqua che la inghiotte.
Due formazioni di giovani e giovanissime nuotatrici fra tuffi, vasche percorse in ogni stile, lunghi tratti in apnea con il fondo dell’invaso illuminato, i genitori della protagonista sulla gradinata di fronte a quella del pubblico a recitare il triste salotto della loro casa, il padre filosofo e la madre alcoolizzata, gli allenamenti e le gare, le premiazioni, lo stupro della nuotatrice da parte del suo istruttore, i defilè della campionessa declassata a modella, il tempo sospeso e la visione ipnotica di una lunga nuotata.

“Tutti questi elementi hanno fatto de La nuotatrice lo spettacolo più emblematico di Teatri dello Sport 2002 proprio perché ha concretizzato ed evidenziato al meglio le peculiarità del progetto stesso: il set come elemento fondante la drammaturgia, la bellezza dell’impianto e la sua valorizzazione scenica, l’immediatezza della fruizione da parte degli spettatori, lo sport come metafora, l’adozione di linguaggi scenici differenti, il rimando continuo tra finzione e verità” – Antonio Calbi