L’invenzione architettonica di uno spazio in cui il pubblico su tre lati, e l’orchestra sul lato opposto, circondano l’azione teatrale che si sviluppa senza nessuna scenografia nello spazio centrale, una grande pedana costruita attorno all’elemento centrale costituito da un antico pozzo.
La necessità di non dare a lungo le spalle agli spettatori obbliga i cantanti a una costante mobilità senza ovviamente perdere contatto con il gesto del direttore e con la sonorità dell’Orchestra – una drammaturgia dello spazio/movimento affatto inusuale nell’opera lirica, l’opera di Mozart messa in scena come un grande inseguimento originato dall’uccisione iniziale.
L’apparizione del Commendatore nel finale avviene attraverso la porta d’ingresso alla piccola Chiesa adiacente al Chiostro, sul lato opposto dell’Orchestra, che è anche, casualmente, la Chiesa del Cimitero confinante.