“Dal ricevitore uscì un brusio come K. non aveva mai sentito al telefono. Era come se dal brusio di innumerevoli voci infantili – ma non era un brusio, era un canto di voci lontane, lontanissime – come se da questo brusio si formasse, in modo che aveva francamente dell’impossibile, un’unica voce, acuta ma forte, che colpiva l’orecchio quasi chiedesse di penetrare più profondamente, oltre il misero organo dell’udito.”
Franz Kafka, Il castello
“Leggere è come ascoltare una musica.”
Franz Kafka, Lettere
© Alfredo Anceschi