La scrittura scenica di Creatura di sabbia nasce dal romanzo di Tahar Ben Jelloun e dalla sua ricchezza di narrazioni. Seguiamo la vicenda di Ahmed, nata ottava femmina e cresciuta come figlio maschio, all’interno di una ricchissima rete di voci narranti di intrinseca espressività.
In Creatura di sabbia si raccontano le trasformazioni di Ahmed da adolescente asessuato a finto uomo, poi marito, possibile donna, principessa d’amore in un circo, donna barbuta, santo protettore della fertilità da morto e altro ancora.
L’intreccio di voci è originato dal protagonista stesso, dalla sua identità impossibile che apre a una lunga serie di sdoppiamenti: la verità di Ahmed si moltiplica e aggroviglia, subisce sempre una doppia possibilità, sociale e sessuale, mettendo continuamente in discussione la verità del racconto stesso.
In questo spettacolo, nato dalla collaborazione con Giovanna Bozzolo e Moni Ovadia, la narrazione scenica si sviluppa in una continua frammentazione di punti di vista, in molteplici apparizioni e interventi musicali, lasciando echi e impressioni di colori, suoni, stati d’animo potenti e difficili da rivelare.