“Cresciuto come figlio udente di genitori sordomuti penso alla musica attraverso i gesti.

Per affrontare i problemi emergenti dall’uso di un testo mi rivolgo al linguaggio dei gesti; questo è un linguaggio del cervello e dello spazio.

Le mie composizioni trattano sempre dell’impotenza di parlare, estendendola a tutti i livelli di comunicazione; si tratta solo del fatto che una vera comunicazione non esiste.

La bellezza visiva del linguaggio gestuale non corrisponde al contenuto dei testi e non conosce le loro sfumature.

Nei miei lavori cambio i livelli di identità – nessuno degli esecutori ha la certezza di sentirsi sicuro.”

Helmut Oehring